L’ultima partita stagionale dei Campioni d’Italia si è chiusa ieri sera a Udine con un pareggio, tra gioie e dolori, gioie per l’esito di questa stagione, che ha incoronato una squadra straordinaria con il titolo nazionale, meritatamente e con ben tre giornate di anticipo; dolori per l’addio di Andrea Pirlo, risolto consensualmente si ma comunque condito da lacrime (e uno come Andrea non piange facilmente) e nostalgia, di 10 anni, ricchi di emozioni, legami e trionfi insieme "400 partite sono tante, soprattutto se giocate con una maglia importante come quella del Milan - ha precisato ieri proprio il centrocampista bresciano - Il saluto a Milanello in settimana mi ha commosso: difficile salutare compagni e amici con cui ho condiviso tanto, ma il calcio è anche questo, la vita va avanti. Lascio Nesta, un grande amico, ma ci vedremo anche fuori. E' difficile separarsi dai compagni, dai magazzinieri, da tutta la gente che ha condiviso con me 10 anni di vita. Ho due ricordi stupendi: quando ho indossato la maglia del Milan per la prima volta e la vittoria della prima Champions. Il più triste la sconfitta a Istanbul, ancora non so come abbiamo fatto a perdere"
Non solo Pirlo però, che ieri sera, dopo essersi emozionato a Milanello, lo ha fatto anche sotto la sua curva, ha amareggiato i tifosi rossoneri, Alexandre Pato infatti, in uno scontro di gioco con il difensore dell’Udinese Zapata, ha riportato una lussazione anteriore alla spalla sinistra, infortunio che da quanto i medici hanno dichiarato, costringerà il campioncino brasiliano a saltare la Copa America (quattro settimane di immobilità infatti gli sono state prescritte).
La partita ovviamente non ha regalato grandissime emozioni per i rossoneri, al contrario che per i bianconeri, che hanno conquistato i preliminari di Champions League, ma da sottolineare c’è l’esordio di Didac Vilà, che non ha disputato una cattiva gara: "Giocare è stata una bella soddisfazione. Sono contento per la mia prestazione, anche se a fine partita ero sfinito. Ho fatto tutto quello che potevo fare, ma con più partite nelle gambe sono sicuro che posso fare meglio. Ho 21 anni e voglio giocare, stare fuori 4 mesi è stato difficile, ma questo periodo mi è servito per migliorare tanto"
Persino Marco Amelia, schierato titolare da Allegri, ha condotto una buonissima partita, rendendosi protagonista con delle belle parate (in luce quella sul rigore di Di Natale): "Mi sono divertito tanto stasera. Ho cercato in tutti i modi di non subire neanche un gol. Ho fatto una bella parata con la mia manona sul rigore. Complimenti all'Udinese che ha dimostrato di essere una grande squadra e di meritarsi la Champions. Spero di rimanere al Milan. Sarà una trattativa difficile tra Preziosi e il Dottor Galliani per tutte le compartecipazioni. Io sto alla finestra e aspetto. Accetterò qualsiasi decisione"
Un occhio sul mercato, che Amelia butta, così come Adriano Galliani, che lascia aperti i sogni dei tifosi, in attesa di un estate scoppiettante: "Ora cercherò di convincere Seedorf a prolungare il contratto, poi parlerò con il Genoa per le compartecipazioni e finalmente penseremo al resto" |