"Sapevamo che il Palermo ha giocatori con grandi qualità tecniche. Eravamo partiti bene e siamo andati in vantaggio, poi, però, la partita si è complicata un po'. E' un risultato importante, perché lascia aperta la qualificazione, ce la giocheremo a Palermo” queste le parole con cui Massimiliano Allegri sintetizza al meglio la partita di ieri sera giocata a San Siro contro il Palermo per la qualificazione alla finale di Coppa Italia.
Il gol di Ibrahimovic, il 20° con la maglia del Milan, sembrava aver spianato la strada ai rossoneri, che nei minuti successivi al vantaggio mostrano un calcio veloce e spumeggiante.
Il raddoppio però non arriva e in compenso arriva il gol del Palermo con Javier Pastore, lasciato libero di calciare da Sokratis. “Li abbiamo agevolati sui gol” sottolinea infatti il tecnico livornese, che durante il match riprendeva in maniera accesa e frequente il difensore greco. Ma non solo la difesa (escluso l’extraterrestre di nome Thiago Silva) ha sbagliato la gara, la squadra è parsa lunga e sfilacciata, il centrocampo e la difesa erano troppo distanti tra loro, e in questa maniera le fatiche raddoppiano un po’ per tutti. Sfuocata la prestazione di Seedorf e Cassano, soprattutto nel secondo tempo, dove il Palermo va in vantaggio con una prodezza di Hernandez, aiutato però sempre dal generoso errore di Sokratis, che si fa saltare con estrema facilità.
Poi entrano in campo Robinho ed Emanuelson, il gioco diventa in un colpo più vivace, i rossoneri si buttano in avanti ed è proprio l’olandese neo papà a segnare il gol del pareggio, un gol però che ha l’essenza di Zlatan Ibrahimovic, abile a trascinarsi ben tre difensori rosanero. Lo svedese inoltre viene platealmente atterrato in area di rigore, e viene invitato per l’ennesima volta a rialzarsi, a dimostrazione del fatto che ultimamente a lui i falli a favore sembrano non poter essere fischiati. “E' un dato di fatto che a Ibrahimovic in 8 mesi di campionato siano stati fischiati solo 2 o 3 falli a favore – precisa Allegri a fine gara - Stasera credo ci fossero gli estremi per un rigore, ma noi accettiamo sempre le decisioni degli arbitri. Ci sono troppe occasioni in cui Ibra è stato penalizzato”.
La prestazione opaca e poco sul pezzo può far pensare che la mente dei rossoneri sia già a Brescia, giustificabile in un momento così importante per la cavalcata al tricolore anche se la voglia di qualificarsi alla finale di Coppa Italia resta accesa: “La qualificazione resta aperta. Abbiamo dimostrato di star bene, abbiamo corso tanto, fino alla fine” puntualizza Oddo
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