dopo Milan - Bari

Una partita iniziata male, anzi non iniziata proprio perché il Milan ha regalato interamente la prima frazione di gioco, non termina, come le favole, con il classico lieto fine, anzi finisce nel peggiore dei modi. Escluso il pareggio, realizzato da Antonio Cassano, che permette ai rossoneri di mantenere inalterato il distacco sui cugini nerazzurri, il mezzogiorno in famiglia del Milan ha regalato ai suoi spettatori uno spettacolo amaro, povero di gioco ed entusiasmo, condito nell’ultima mezz’ora dall’espulsione diretta per Zlatan Ibrahimovic, che a quanto pare dovrà saltare non solo la delicata trasferta di Palermo di sabato prossimo, ma anche l’attesissimo derby di Milano in programma all’inizio di aprile, per un gesto sicuramente non bello da vedere, ma non così grave come vogliono far sembrare.

Tuttavia, se per molti i tre punti mancati ieri rappresentano la cosiddetta occasione sprecata visto il pareggio dell’Inter, per gli addetti ai lavori è anche un punto non da buttare, anzi, per come la gara si era indirizzata, è un punto importante: "E' una grande occasione sprecata, ma in dieci abbiamo avuto una grande reazione, - ha precisato Ignazio Abate - perché potevamo anche subire una sconfitta in casa per come si era messa la partita. Dobbiamo pensare al Palermo, ora ci attendono due partite difficili. Speriamo di andare e fare bene a Palermo, così da arrivare al derby sempre a +5 e di giocarcelo partendo in vantaggio. C'è rabbia perché potevamo portarci a +7, ma la vittoria non avrebbe certo significato starsene a Milanello o a casa per le prossime due partite. Quindi, siamo a +5 e non è cambiato niente a livello di punti, ma abbiamo una partita in meno da giocare".

Buon ingresso nel secondo tempo è stato sicuramente quello di Urby Emanuelson, subentrato al giovane Merkel. L’olandese si è portato più volte sul fondo della fascia sinistra e ha partecipato attivamente all’assedio totale che ha schiacciato il Bari nella propria area di rigore. "Penso di aver giocato bene, ma questa partita non è andata bene. Potevamo portarci a +7 sull'Inter, ma abbiamo sprecato molte occasioni. Però, siamo ancora a +5 sulla seconda in classifica. Adesso ci aspetta il Palermo, dovremo essere molto furbi e giocare bene per guadagnare punti importanti".

Infine Allegri, stesso pensiero, stessa delusione, stessa speranza e voglia di vincere le prossime gare, per un unico obiettivo: "Abbiamo sbagliato in quella circostanza e siamo stati disattenti. Ma credo che per come ha giocato il secondo tempo la squadra meritasse di vincere. Credo che non sia stata una settimana fortunata, soprattutto per quello che i ragazzi hanno prodotto a Londra e oggi. Abbiamo 5 punti di vantaggio, vincendo oggi, certo avremmo allungato in classifica, ma il campionato non sarebbe comunque stato chiuso. Credo che la partita decisiva sia il derby. Emanuelson ha fatto molto bene. E' stato in ballottaggio fino all'ultimo, poi ho scelto Merkel e quando è entrato ha giocato bene. A Palermo mi dispiace che non avremo Ibra, anche perché nel secondo tempo ha fatto molto bene. Troveremo altre soluzioni per giocare al Barbera. E' un momento delicato della stagione a prescindere dal risultato di oggi. Ma rispetto al girone di andata abbiamo due punti in più. La quinta vittoria di fila per me è maledetta, è tre anni che arrivo alla quinta e non riesco a vincere. Di solito ci metto un pareggio o una sconfitta. Per questo temevo la partita di oggi. Tuttavia, la squadra sta bene, ha fatto bene e dobbiamo continuare a crederci perché siamo in testa".

 
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