“È mancato quel gol, che loro invece sono riusciti a segnare nella gara d’andata a San Siro” sono stati in tanti a sottolinearlo ieri sera nel dopo gara, da Adriano Galliani a Zlatan Ibrahimovic, da Alexandre Pato a Massimiliano Allegri. “Non è mancato nulla. Gallas ha salvato un tiro che era proprio sulla linea – ha precisato l’amministratore delegato - un tiro che poteva entrare, mentre noi abbiamo attaccato per 93'. Ho visto tante cose positive. Ho visto un bel Seedorf giocare in una posizione che non era la sua, ha fatto una partita importante. Si dice che manca brillantezza, però quando un mediano (ndr Gattuso a Torino) fa gol di sinistro nessuno dice niente. Bisogna essere maturi, accettare questa sconfitta che è arrivata dopo una partita che meritavamo di vincere. I ragazzi hanno dato tutto. Il pubblico si era calmato perché aveva visto il Milan dominare il campo. Ho sperato fino all'ultimo di poter far gol perché le premesse c'erano. E ci siamo andati anche molto vicini”.
Le premesse c’erano, eccome, il Milan ha disputato un ottimo primo tempo, mentre gli Spurs erano occupati solamente a difendere, contrariamente a ciò che Redknapp aveva detto in conferenza stampa, cioè che la squadra sarebbe stata aggressiva e avrebbe pressato a tutto campo. Anche il numero 11 rossonero, si è mostrato soddisfatto della sua squadra, nonostante l’amaro in bocca ci sia: "Abbiamo giocato bene, come una squadra. Non va bene uscire da un torneo, anche se la prestazione è stata buona. E' comunque una sconfitta. La differenza tra noi e loro sta nel fatto che loro all'andata hanno avuto una occasione da gol e l'hanno fatto. Nelle ultime tre partite abbiamo fatto bene come squadra. Ora resta la Coppa Italia e il Campionato. Dobbiamo concentrarci su quello. Secondo me eravamo meglio di loro, ma non sempre vince il più forte. Punteremo sugli altri due tornei. L'anno prossimo giocherò la Champions con il Milan. Sto bene qui e sono felice. La Champions non è la cosa più importante. Per me conta essere felice in campo e stare bene, qui lo sono".
Compagno di reparto di Zlatan, che ieri sera si è dato da fare per quanto ha potuto, in mezzo ai colossi inglesi, è Alexandre Pato, che ha sfiorato quel gol che avrebbe potuto prolungare la partita fino ai tempi supplementari: "Ho provato a tirare e fare gol, ma è andata così - ha detto dispiaciuto il brasiliano - Ora bisogna dimenticare e pensare alle prossime partite di campionato e di Coppa Italia. Mi dispiace uscire così, è dura perché abbiamo dominato, abbiamo pagato il gol subito a San Siro. Dobbiamo pensare sempre a lottare fino alla fine. Credevo che saremmo potuti arrivare fino alla finale, perché i campioni in squadra ci sono. Ma non pensiamo alla prossima Champions, ma al campionato che è più importante".
Infine, autore di una buona partita, viste le condizioni fisiche e il recupero lampo, è Kevin Prince Boateng, che ieri sera inoltre non ha nemmeno giocato nel suo ruolo “preferito”, ma a centrocampo al fianco di Seedorf: "Sono dispiaciuto per l'esito della partita. Più che al dolore alla caviglia sto pensando al fatto di essere usciti dalla Champions League avendo giocato una grande partita. Io ho giocato perché il Mister aveva detto che aveva bisogno di me. Adesso bisogna concentrarsi sul campionato".
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