dopo Milan-Inter

È stato il derby della giustizia! Il derby che ti fa gioire, soffrire, cantare poi ancora gioire e forse piangere! Il derby della grinta, vinto da chi era già a -1 e perso da chi era già campione d’Italia! Gattuso aveva chiesto al pubblico di essere il dodicesimo uomo in campo, di trascinare la squadra e non smettere mai di crederci. Rino è stato accontentato, dal riscaldamento all’inno della squadra cantato a fine gara. Un pubblico simile alla squadra per cui ha cantato per 90 minuti, ferito da chi lo dava per perso. Ma sono quelle ferite che ti fanno tirar fuori quella grinta che nella vita ti porta alla vittoria. Forse qualcuno ieri sera ha capito che passare dal rossonero al nerazzurro non è propriamente la miglior cosa da fare nella vita. Tutti hanno un proprio sogno, c’è chi lo scopre a quarant’anni e chi lo ha nel cuore sin da bambino, senza mai cambiarlo.

Il Milan aveva un sogno ieri sera, che in tanti volevano impedirgli di realizzare, ma quando persisti nessuno ti ferma! “Credo che sia una bella serata per i ragazzi, per il Milan e per i tifosi, per tutti – ha sottolineato Massimiliano Allegri a fine gara - I ragazzi se la sono meritata, gli avevo detto prima della partita che doveva essere la loro serata, lo è stata. Abbiamo giocato con tecnica, intensità. Abbiamo giocato da squadra, come forse nelle ultime due partite avevamo tralasciato di fare perché pensavamo di essere arrivati alla meta e forse ci siamo un po' rilassati. Seedorf ha giocato una partita straordinaria, ha giocato con grande tecnica, ha corso 90' minuti e ha giocato con grande intensità sul piano fisico. Sono molto contento per lui. Abate spero sia da Nazionale, perché sta facendo molto ed è cresciuto molto”.

In una partita che ricorda, dal risultato ma non solo, la partita perfetta del 2 maggio 2007, l’indimenticabile Milan-Manchester, tutti hanno dato il meglio di sé, psicologicamente, tecnicamente e atleticamente. Proprio Seedorf, elogiato anche dal suo tecnico, ha disputato una prestazione eccellente, quelle prestazione che ti permettono di dire “Clarence è in serata” sin dai primi tocchi di palla. “Noi viviamo insieme da tanti anni, conoscendo l'ambiente, credevo che fosse quello il messaggio più importante da far passare: era necessario giocare da gruppo - ha precisato proprio l’olandese - Non si può pensare che quello che abbiamo costruito sino ad ora sia stato casuale e nelle difficoltà bisogna unirsi, raggrupparsi e compattarsi perché è in questi momenti che vengono fuori tutte le nostre qualità. Oggi abbiamo ripreso morale, fiducia, convinzione per andare ad affrontare le prossime partite che ci aspettano che sono importanti e difficili. Credo che l'Inter abbia un grandissimo potenziale e siamo stati bravi noi a contrastarli. Per loro è difficile trovare le motivazioni giuste, perché arrivano da grandi prestazioni e non sempre si trova la pressione giusta quando si arriva al dunque. Sono contento di ciò che abbiamo raccolto, è stata una partita importante e ora possiamo giocare con la giusta determinazione. Ora rientra Ibra,spero che faccia altri 10 gol stando là davanti. Spero che a fine stagione si possa festeggiare questo scudetto insieme a tutti i tifosi. Forza Milan sempre!”.

Protagonista della serata, complice anche il suo nome tra le fila dei marcatori per ben due volte, sicuramente Alexandre Pato, che già dopo solo 46 secondi mostrava la sua esultanza a tutto il pubblico di San Siro: "Abbiamo giocato contro una squadra molto forte, ma abbiamo fatto tutto bene. Sono soddisfatto del lavoro fatto oggi da tutta la squadra. Io voglio sempre fare bene. Sono molto tranquillo, cerco sempre di fare il mio meglio in allenamento e in partita. Oggi ho segnato due gol, ho aiutato la squadra e siamo restati in testa alla classifica. Sono contentissimo anche per Cassano che ha fatto gol. Dedico questa doppietta ai tifosi che sono sempre qui allo stadio a sostenerci, anche quando le cose non sono andate bene come negli anni scorsi".

Felice quanto i tifosi, perché è un grande tifoso, Adriano Galliani, che non ha mai smesso di credere in quel risultato così bello e giusto: "E' stata una grande partita, una partita splendida. E' venuta bene questa sosta, ma si capiva perché ieri e l'altro ieri in allenamento ho visto grande intensità, raramente ho visto allenamenti così intensi. Siamo partiti cattivi e siamo partiti forte e li abbiamo sorpresi subito con il gol. Non abbiamo ancora vinto niente, ma loro per il nostro vantaggio negli scontri diretti devono fare 6 punti. Abbiamo vinto una partita importantissima, ma ci sono ancora 7 partite e 21 punti in palio. Si può vincere il derby e perdere il campionato e viceversa, ma è passata un'altra giornata e restiamo in testa alla classifica. I giocatori sono stati molto contenti che questa mattina i tifosi siano andati a Milanello a sostenerli, mi sembra che sia tornato un bel clima. Ma dobbiamo restare misurati, concentrati e sereni e pensare a Firenze, ma ci pensiamo da domani. Abate è cresciuto tanto, mi è piaciuto molto Zambrotta, che era fuori da tanto tempo. In mezzo al campo stasera c'erano due professori olandesi: Seedorf e Van Bommel. Mi piace Boateng che si inserisce. Robinho è un giocatore straordianario, se poi sbagliasse qualche gol in meno sarebbe fantastico, Pato poi ha una percentuale pazzesca tra minuti giocati e gol realizzati. Il Presidente è felicissimo per la vittoria”. Forse qualche tifoso questa mattina si sarebbe voluto svegliare a San Siro, per gioire ancora, cantare ancora e gridare ancora al mondo intero il proprio amore per i colori rossoneri, gli unici di Milano!

 
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