Possiamo? SIII POSSIAMO!

Finalmente lo possiamo dire, anzi, cantare :”Siamo noi siamo noi i Campioni dell’Italia siamo noi..”

E’ stato un campionato lungo e dispendioso ma alla fine ha vinto la squadra migliore, la più continua, quella che ha meritato di più.

Pareggio doveva essere e pareggio è stato, all’Olimpico abbiamo rischiato poco e portato a casa il punto che ci serviva.

E’ la vitto ria di Massimilano Aleegri uomo silenzioso, di poche parole che ha dimostrato però grande fermezza, sapendo imporsi davanti a uomini che col loro carisma avrebbero potuto distruggerlo. Ora anche il mister dovrà però crescere e non commettere gli errori che ha commesso in Europa perché il prossimo anno la Champions sarà il nostro obiettivo primario.

E’ stata una rivincita per chi come Seedorf o Gattuso veniva dato per finito ed una conferma per chi come Thiago Silva si avvia a diventare il più forte difensore del mondo.

Una parola anche per Abbiati grande protagonista per tutta la stagione e per Boateng e Abate vere e proprie sorprese.

Per competere in Europa bisognerà rinforzarsi e molto, gli acquisti praticamente certi di Mexes e Taiwo  fanno ben sperare ma servirà altro. Per ora godiamoci questo trionfo e ripetiamocelo: “Siamo noi siamo noi i Campioni dell’Italia siamo noi”.

 

Game over anche in Inghilterra, domenica si sono affrontate Manchester United e Chelsea distanziate solo di tre punti prima del match ma la vittoria per 2-1 dei Red Devils ha portato a sei punti a due giornate dal temine il distacco sui blues, con la differenza reti ancora in bilico, ma a meno di improbabili suicidi degli uomini di Ferguson la vittoria finale sarà dello United.

Letto così il punteggio può sembrare sia stata una partita in equilibrio ma nel primo tempo la banda di Sir Alex ha asfaltato gli uomini di Carletto legittimando la supremazia grazie ai gol di Chicharito e Vidic. Nel secondo tempo la reazione del Chelsea col gol di Lampard ma la partita ha confermato, se mai ce ne fosse stato bisogno, che la Premier la merita il Manchester United.

Arsene Wenger l’anno scorso aveva definito lo Stoke City una squadra di rugby ed allora può reputarsi sodddisfatto, ha perso solo 3-1, punteggio inusuale per una partita rugbistica… La verità è che lui e i suoi gunners hanno collezionato un’altra figuraccia, pensate che dal 27 febbraio, giorno della finale di Carling Cup, l’Arsenal ha vinto solo tre incontri, col Leyton Orient in coppa, col Blackpool fuori casa e col Man United la settimana scorsa. Tutti i tifosi dell’Arsenal sono inferociti contro Wenger e la sua politica societaria. Il francese rimane sempre fermo nel  puntare sui giovani senza accorgersi che dal 2005 non alza un solo trofeo evitando di puntare anche su giocatori già collaudati. Wenger ha pensato bene di imporre una postilla sui contratti ovvero che tutti i giocatori che compiranno il trentesimo anno d’età potranno avere solo un rinnovo annuale. Premesso che quindi il francese avrebbe venduto Giggs o Seedorf anni fa ma vorrei che mi spiegasse il senso di questa strana regola, anche perché tutti gli anni così facendo rischierebbe di perdere giocatori a parametro zero.

Settimana prossima ribalta alla finale di Coppa d’Inghilterra tra Manchester City e Stoke, i ragazzi di Mancini sono i favoriti ma occhio allo Stoke, in formissima e sempre pericoloso con le rimesse-cannone di Rory Delap.

Festa finale anche per i Saints, vittria per 3-1 contro il Walsall e invasione pacifica. Sono molto fiducioso per la prossima stagione in Championship ma bisognerà rinforzarsi, proprio come il Milan

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