Karl…Carletto…Carlitos
Inutile nascondersi o far finta di niente….ogni rossonero sta aspettando l’ufficialità di quella notizia…uno splendido regalo di Natale che, in questi tempi di ristrettezze, può farci trovare quel sorriso in più…che tutto aiuta per migliorare il pensiero di ciò che sarà.

Carlo è nome meneghino per storia e tradizione, gradito ai milanesi grazie a quel Carlo Borromeo salito agli onori degli altari, dottore di Chiesa e giovane vescovo di Milano sulle orme di Sant’Ambrogio.  

In attesa anch’io…forse presa da una datata nostalgia…ciò che mi salta all’occhio è il nome…ed i cassettini della memoria si aprono improvvisi nella mente e mi riportano indietro nel tempo… passato remoto e passato prossimo…e immaginandomi speranzosa un similare futuro.

Karl Heinz Schnellinger…passato remoto - quasi un vichingo alla corte del diavolo…ribattezzato Volkswagen da tutti noi…difensore granitico che poteva ricoprire diversi ruoli…la prima coppa dei campioni…la prima intercontinentale…la fatal Verona…un vero protagonista…nel  bene e nel male…della storia del Milan e pur non avendo segnato mai nel nostro campionato, il suo gol più famoso l’ha fatto con la sua Nazionale proprio contro l’Italia a Messico ’70, in quell’Italia Germania 4 a 3 che fu poi considerata la partita del secolo…insomma…uno da Milan.
Carletto Ancelotti…passato prossimo – arrivato a Milanello quasi per scommessa, con quelle ginocchia rifatte che gli han fatto guadagnare il nome di Terminator, è diventato negli anni un vero Cuore di Tigre rossonero…un vincente…da giocatore prima…come non ricordare quel suo primo gol nell’umiliante 5 a 0 di S. Siro contro il Real Madrid, nella semifinale che ci avrebbe portato alla conquista della prima Coppa Campioni dell’era Sacchi, in una Barcellona da esodo rossonero…e da allenatore poi…lo scudetto…Manchester 2003…vincente sugli amici/nemici bianconeri…Istanbul 2005…a testa alta sempre, con la dignità dei grandi…Atene 2007…con quel suo canto intriso di commozione diventato coro di vittoria…anche lui, nel bene e nel male, decisamente…uno da Milan.
Carlitos Teves…futuro sperato – Vive ancora oltre Manica, da separato in casa, le sue potenzialità tarpate e bloccate da chi mal lo sopporta. La trattativa per portarlo in rossonero è ben avviata e le sue intenzioni sono chiare a tutti…lui vuole solo il Milan…ed i tifosi del Milan vogliono Teves…un Apaches nella riserva di Milanello, per avere un valore aggiunto, che aiuti da protagonista ad aggiungere trofei nella già ben fornita bacheca di via Turati. E sicura di non essere fuori luogo…fuori tempo…perché quando Adriano sorride in quel modo è cosa fatta…mi sbilancio…Benvenido Carlitos!...nella grande famiglia rossonera…hai tutte le carte in regola per seguire la scia dei tuoi omonimi e diventarlo…speriamo più nel bene che nel male…sicuramente…uno da Milan.

Stesso nome…tre generazioni differenti…tre nazionalità opposte…tre epoche diverse…un solo denominatore comune…lottare fino all’ultimo respiro per far parte della storia di una grande emozione lunga una vita…

Un’emozione chiamata MILAN
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