BOLOGNA... LA MAGRA
di Daniele Mantovani

bologna

Anche nei momenti di maggior delirio giovanile, noi, amici del quartierino ci siamo sempre concessi a fine campionato qualche settimana di tregua. Stop al calcio, ai giornali, alle discussioni per favorire una decompressione propedeutica alla guerra da far ripartire alla stesura dei calendari all'inizio di agosto. Anche in questa triste estate con nulla di bello, con il corpo schiacciato dai soliti errori e la mente in pasto ai Bisignani, ai Lele Mora, a ragazzini stuprate e mangiate dai nostri figli ed alle Tav di chissà dove e soprattutto chissà perchè, avevo messo in atto la mia tattica defaticante. Niente parapiglia "footballero" con i pochi amici che ancora fan saltare tappi d'uva con me, con compagni del bar con tristi amori arretratempo, con colleghi impegnati a seppellire morti e non a discutere di "Leo il triste fuggiasco" . Il tutto condito con pochi mirati giornali a finalità diverse , tipo Il Fatto, Il Giornale, Libero o L'Unità. Al massimo una deroga in nome dell'arte con qualche ora di Wimbledon.Poi arriva in un sol giorno un doppio schiaffo che fa saltare il banco e mi mette voglia di inforcare la penna e di disturbare il vostro sdraio. Pronti via.

PRIMO TORMENTO - Repubblica (solitamente originale e precisa)di domenica 26 giugno dedica una pagina agli allenatori di serie A con un tema forte: "Le panchine della Serie A sono roba italiana per allenatori migliori"."Da noi il calcio più difficile, i nostri mister sono i migliori al mondo" Nasce il tutto dal fatto che 18 panche su 20 sono sotto il sedere di un uomo italico. Allora, mica che mi dispiaccia, ma leggere un articolo (che ho ritrovato anche su Stadio per contenuti simili) che esalta la nostra categoria con commenti a firma Lippi, Ranieri, Ulivieri e condiviso, ovvio, dai nostri tecnici e dalla stampa, è troppo anche per una "zanzara in vacanza". Al fine di fare saltare questo metodo Boffo, cioè il sistema della balla che piace a tutti vi porto questi elementi. a)I grandi tecnici stranieri non vengono in Italia sia quando si liberano (V.Boas, Van Gaal, Hiddik) sia quando , pur sotto contratto, hanno mal di pancia e pensano di scappare prima (Guardiola,Wenger) b) Gli allenatori più cercati che con successo (Mourinho) o con infamia (Benitez) se ne sono andati da quà non pensano neanche un attimo di tornare ora. c) La povertà tecnica, economica (fra A e B 185 giocatori con pendenze economiche) , i campi ridicoli, gli stadi vuoti allontanano anche gli allenatori stranieri di seconda fascia. d) Le prospettive per i prossimi anni parlano a favore di Spagna, Inghilterra , Germania e perfino Russia. Noi tendiamo alla sparizione. e) L'annata in corso segnala che dei nostri mister da asporto, il solo Spalletti porta a casa un buon risultato (.. con mezzi immensi, chiaro), a meno di considerare calcio il Giappone di Zaccheroni. Merita una striminzito sei in condotta il City di Mancini, quattro il Chelsea di Ancellotti (che rimane il nostro tecnico migliore) e zero l'annata di Capello se comprende il mondiale. Orbene, tutti questi soldati nostrani, interpellati, hanno risposto NO al rientro. Chissà perchè ... Potrei davvero continuare, ma credo basti l'esempio dell'Inter, tornata Beneamata e campione d'Europa fino a poche ore fa, a chiarire se gli altri pensano che noi siamo il campionato più bello e difficile del mondo: in 12 mesi è scappato Mourinho, andato via Benitez, fuggito Leonardo (purtroppo... adesso con chi me la prendo?) rifiutata da V.Boas, Mihajlovic, Bielsa,Spalletti,Ancellotti... Fosse mai venuto in mente a quel zuzzurellone di Moratti che c'era libero Maradona...

- SECONDO TORMENTO Chi scrive vive a Bologna da quasi 30 anni senza essere mai diventato bolognese. Poco male, ve ne farete una ragione penso. Adoro la provincia ed i suoi paesi collinari, i contadini (in senso poetico e filosofico) di Bologna, detesto il centro, la mentalità dei professionisti, la puzza sotto il naso, le donne in carriera, i ristoranti, il traffico e soprattutto la vecchia favola, totalmente ingiusta, di città ospitale. Una busta mal fatta da tale sig. Pedrelli(d.g. del Bologna) ha risvegliato in me prima ilarità e poi mal di pancia. Ci sarebbe da morire dal ridere se uno credesse a questo errore. La faccio corta: si sono sbagliati apposta perchè non hanno 4,7 milioni di euro da pagare cash (30% subito il resto a breve). Si sono accordati con l'Inter per incassare 4,1 milioni di euro subito del sig. Viviano, sopravvivere ancora qualche ora e delegare l'Inter alla vendita del portiere con qualche potere di mercato in più per ricavare quei 10 milioni di euro che , oltre a non valerli assolutamente, il Bologna mai e poi mai, ricattabile com'è economicamente, avrebbe preso dai teorici acquirenti attuali. Scommettiamo che 2/3 giocatori dell'Inter verranno quà in prestito gratuito per saldare l'accordo? E' una delle tante miserie di questo grande borgo emiliano. Impropriamente definita grande dai suoi abitanti,in un quarto di secolo ha buttato al vento , oltre al Bologna Calcio (fallito una volta, salvato per i capelli altre e vicino al collasso ora), la Fortitudo Basket (fallita ed in quarta serie), La Virtus Pall. (fallita prima e poi a larvare nell'anonimato), la Zinella Pallavolo (dopo tanta gloria ora in B2). Quando bambino capitavo nel palazzo di piazza Azzarita o al vecchio Comunale ero affascinato da prestigio e successi pieni di cose buone e sorrisi. Era la Bologna raccontata per noi da A. Bortolotti (il vecchio, non il nipote per carità), dal primo spumeggiante Italo Cucci, dal immenso Guerin Sportivo di Gualtiero Zanetti nato proprio qui e culla del miglior giornalismo sportivo d'Italia. Dal Gianni Brera che più di ogni altro luogo per veder calcio amava Bologna. Dal rimpianto Stadio ante fusione Corriere dello Sport, un quotidiano serio diventato poi un contenitore di puttanate. Adesso la "Bologna finta grassa" la racconta Ivan Zazzaroni ed un vecchio ex giornalista (Civ)sordo, che come un disco rotto è rimasto a Pascutti, Bulgarelli e Perani. Ma niente di sorprendente per la città che è in testa a 2 sole classifiche: il maggior numero di multe da sistemi elettronici d'Italia e (anno 2010) il maggior numero di ragazze violentate o malmenate per strada. Ciao Bologna, sbagliare o fare finta di sbagliare la busta di Viviano era in fondo più facile che mangiare in via Indipendenza un introvabile buon piatto di tortellini

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