28.02.11 Milan-Napoli

il POST di Marco Brucculeri

milan-napoli

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Finalmente, dopo tanto parlare, è arrivato il momento di Milan-Napoli.
Si sfidano a San Siro, nel posticipo del lunedi sera le prime della classe.
Il Milan ha l'obbligo di vincere per mantenere le distanze con le inseguitrici ed il Napoli dovrebbe attaccare per puntare alla vetta. Diciamo dovrebbe perchè in realtà i partenopei si chiudono in undici in difesa e sperano di estrarre il contropiede vincente come fosse un terno al lotto.
Primi venti minuti collosi, con spazi chiusi e nessuna occasione.
Dal ventesimo in poi, la capolista prende in mano in maniera decisa il gioco ma, con troppi errori di imprecisione, vanifica potenziali importanti occasioni.
La prima parte di gara si chiude a reti inviolate.

Nella ripresa la sensazione è che i rossoneri confermino quanto di buono fatto nel finale del primo tempo.
Invece no, il Milan fa di più ed inizia letteralmente a sovrastare il Napoli.

Il provocatore Aronica toglie il pallone dalla testa di Pato con il gomito e l'ottimo arbitro Rocchi di questa sera, fischia il sacrosanto rigore che Ibrahimovic realizza.
1 a 0 e Napoli frastornato. I rossoneri continuano a macinare gioco e sale definitivamente in cattedra il nostro Patinho che, serve a Boateng l'assist per il 2 a 0 e realizza subito dopo il definitivo 3 a 0 con un preciso tiro a superare inesorabilmente l'ottimo De Santis di questa sera.

Che dire, il Milan questa sera ha fatto “il Milan”.
Abbiamo giocato superbamente e con grande intensità.
Possiamo spendere parole per elogiare ogni rossonero sceso in campo oggi ma su tutti possiamo elencare Pato, Van Bommel, Thiagone Silva e Jankulovski.
Tutti comunque hanno dato il massimo e sono stati decisivi, tanto che per Abbiati non c'è stato nemmeno un tiro in porta.

Dicevamo all'inizio che prima di questa partita in tanti avevano parlato, Mazzarri in settimana non aveva perso occasione per dimostrare l'arroganza del peggior Mourinho.
Il campo alla fine per fortuna è stato l'ultimo a dire la sua ed ha decretato una nostra grande vittoria in una partita fondamentale nel cammino tricolore.

Dopo il vantaggio non siamo arretrati ed abbiamo continuato ad attaccare per chiudere l'incontro.
Boateng entrando ha dimostrato un passo che i partenopei non sono riusciti a tenere e la retroguardia ha espresso una solidità consolidata.

Avremmo potuto rendere, con le numerose occasioni avute oggi, il risultato ancora più rotondo ma possiamo comunque assolutamente gioire per questa importante vittoria.

Ora ci aspetta la Juventus, fare risultato a Torino sarebbe un colpo durissimo da assestare alle inseguitrici, soprattutto alle aspirazioni della squadra meno titolata di Milano

 

il PRE di Marco Rizzo

milan-napoli

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Sfida d’altri tempi.
Dopo anni di gare valide per lo scudetto solo tra le classiche big del nostro campionato, arriva finalmente qualcosa di diverso. Milan e Napoli non si giocano lo scudetto seriamente da anni.

Ai più giovani sembrerà un inedito, vedere Milan-Napoli decisiva per la vittoria finale.
Invece basta andare indietro nel tempo di poco più di 20 anni, quando il nuovo Milan di Berlusconi e Sacchi e il Napoli di Maradona si davano battaglia (non sempre regolare, va detto) per il titolo.
Altri tempi, come detto.

Ora non è piu’ Maradona vs Van Basten, ma Cavani vs Ibrahimovic.
E che lo neghino o meno, questa gara sarà inevitabilmente decisiva per la classifica finale.

Perché il Napoli, vincendo, otterrebbe gli stessi punti del Milan, interrompendo di fatto un primato solitario che dura da Novembre.
Perché il Milan vincendo, lascerebbe il Napoli a -6, e al tempo stesso darebbe un senso di forza incredibile.
Perché se le due squadre pareggiassero, l’Inter sarebbe pronta ad approfittarne immediatamente.
In ogni modo finisca, questa sfida condizionerà le zone alte del nostro campionato.

Parlavamo di Cavani vs Ibrahimovic.
Ma Milan-Napoli, ovviamente, non è solo questo.
E’ la sfida della squadra indubbia rivelazione di quest’anno, contro un Milan che da anni non era cosi’ continuo in serie A.
E’ la sfida tra il grande collettivo partenopeo, contro le strepitose individualità rossonera.
Milan-Napoli è tanta, tanta roba.

Un sfaccettatura che in pochi colgono è quella che vede la rivalità tra i due allenatori, Allegri e Mazzarri.
Avrebbero tutto per essere amici o comunque colleghi che si stimano : due livornesi doc (anche se Mazzarri,come dice Allegri “Non è un livornese!!”), due ex giocatori, due allenatori giovani e rampanti.
Ed invece i due mal si sopportano: sono tante le dichiarazioni ostili ed i battibecchi tra i due.
L’ultimo è recente, con Mazzarri che invoca un arbitro imparziale ed Allegri che gli risponde “sceglitelo tu!”.
Saranno scintille, dunque anche in panchina.
I due si sono afforntati 4 volte, 2 vittorie per Allegri ( Cagliari – Sampdoria 1-0 e Napoli – Milan 1-2) e due pareggi (Sampdoria – Cagliari 3-3 e Napoli – Cagliari 3-3)

Quest’ultimo discorso affrontato, quello dell’arbitro, non è da sottovalutare.
Perché dopo Chievo-Milan si è esagerato.
Troppi paroloni, troppe pagine di giornali, troppe moviole e troppe dichiarazioni. Tutto fuori controllo.
E se a questo, aggiungiamo le inutili proteste ed il senso di ingiustizia (chissà perché) che sentono a Napoli sul caso Lavezzi, allora avremo un ambiente incandescente sotto questo punto di vista.
L’arbitro dovrà essere bravo a gestire la situazione. Ma essendo Rocchi l’arbitro designato, da sempre il più ostile al Milan, si è capita in che direzione va la scelta dei designatori.
Dovremo essere più forti anche di questo.

Veniamo, come sempre, a qualche precedente e qualche curiosità sulla sfida.

Sono 71 tra campionato e coppa Italia i precedenti tra le due squadre a San Siro.
34 vittorie Milan, 24 pareggi e 13 vittorie Napoli.
l’ultima vittoria rossonera risale al 2 novembre 2008, 1-0 con una autorete di Denis su una punizione di Ronaldinho. L’ultimo pareggio è quello della scorsa stagione, 1-1 con reti di Campagnaro e Inzaghi, che fu fatale nella rincorsa allo scudetto.
L’ultima vittoria azzurra a San Siro risale addirittura al 13 aprile 1986, quando il Milan venne battuto per 2 a 1 grazie alle reti di Giordano e Maradona, Di Bartolomei per i rossoneri.
Gli ultimi tre precedenti (dal ritorno del Napoli in A) sono positivi per i rossoneri: Milan-Napoli 5-2(con gol di Pato all’esordio), Milan-Napoli 1-0 e l’1-1 dello scorso anno.
Gli ex sono tre e indossano tutti la maglia del Milan. Massimo Oddo, al Napoli nella stagione 99/00, Ignazio Abate in azzurro nel 2004/05 e Marek Jankulovsky, dal 2000 al 2002, e volendo vedere, anche Allegri ha vestito la maglia azzurra per un breve periodo.

Veniamo alle formazioni.
Partendo come sempre da quella degli ospiti.
Il Napoli non ha praticamente dubbi: dovrà scegliere il vice-Lavezzi, ma come orami sembra certo, ci sono pochi dubbi sulla sua identità.
Il modulo sarà sempre lo stesso: 3-4-2-1.
In porta ci sarà DeSanctis.
La difesa vedrà Aronica a sinistra, Cannavaro in mezzo e Campagnaro a destra.
Il centrocampo vedrà schierati Dossena, Gargano, Pazienza e Maggio.
Davanti Hamisk e Cavani sono certi.
A sostituire Lavezzi due opzioni : Mascara potrebbe esordire dal 1’ oppure Zuniga potrebbe continuare nella scia di buone prestazioni che si stanno susseguendo.
Il favorito sembra proprio quest’ultimo, Zuniga. Per un Napoli più coperto.

Allegri ha qualche dubbio in più. Ma rispetto al solito ci sono molte più certezze.
Il modulo sarà sempre il 4-3-1-2.
In porta Abbiati.
La difesa a 4 vedrà certamente Abate a destra e Thiago Silva-Nesta in mezzo. L’unico dubbio è quello tra Jankulovsky e Oddo sulla sinistra, con il ceco decisamente favorito.
A centrocampo Gattuso e Van Bommel sono certi. Il terzo di sinistra sarà probabilmente Boateng. Anche se Flamini ha le sue chance di partire.
Il trio d’attacco è certo: Robinho sulla trequarti, con un Pato che si sta rialzando e un Ibrahimovic a secco da 4 gare, davanti.

Ed allora, ci siamo. La grande sfida sta per arrivare, dopo una lunga attesa.
Saranno attesi almeno 8-10 mila tifosi azzurri. Ma certamente saranno sovrastati dagli altri 70mila rossoneri: ci sarà infatti il tutto esaurito a San Siro.
Tutti a spingere la squadra.

Non servono parole eclatanti in chiusura. È troppo importante.
Forza Ragazzi!


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